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Claudio Niccolai: Campione italiano a squadre 1985.

Con Renzo ho un rapporto di amicizia, oltre alla pesca, che ci lega da quando avevamo 15 anni fino ad ora. Dalla scuola insieme, ai primi anni al circolo subacqueo, per non parlare delle moltissime serate passate in giro. Abbiamo sempre avuto una concezione simile nel vedere le cose,  c’è sempre stata grande sintonia in tutto. Una cosa che non so se con altri posso dire di avere, lui è stato per me proprio un amico del “cuore”.

Poi si cresce, devi intraprendere altre strade per forza di cosa, ma il forte legame e la reciproca stima di quel periodo c’è sempre e anche molto solida, anche se ci vediamo meno spesso.

I suoi risultati agonistici sono frutto di una somma di fattori: sicuramente grande forza fisica, ma soprattutto la grinta e l’impegno nel raggiungere un traguardo, la forza mentale che si traduce in diventare cattivo agonisticamente parlando, il non guardare in faccia a nessuno per dimostrare chi è il più forte. Ma di queste qualità in tanti le possono avere, l’ultimo fattore vincente è il fatto di essere nato all’Elba, di essere cresciuto in “mare”, di avere respirato “l’erbino di bassa marea” fin da piccolo. Tutto questo gli ha dato una forza che, rispetto ad altri nati per esempio in città o non proprio vicini al mare, gli ha fatto fare lo scalino in più per diventare il campione che è.

Un ricordo molto buffo vissuto insieme è sicuramente quando era sempre consentita la pesca di notte; decidiamo di andare a pesca ma purtroppo non avevamo le torce; quindi ci inventiamo delle torce stagne con alimentazione a batterie, il tutto molto molto “grezzo”, e le batterie erano quelle della sua 500 e del trattore del padre di Renzo, Ernesto, che chiaramente non sapeva niente, ma noi contavamo di rimontarle entrambe al nostro ritorno, giusto in tempo per la nuova giornata di lavoro. Quindi prendiamo un canotto, dove sistemiamo le nostre batterie accanto ad una bagnarola, visto che non era il massimo mettere i pesci bagnati accanto alle batterie!! Facciamo una discreta pescata, era una serata prolifica, ma quando avevamo appena finito ci rendiamo conto che il canotto si stava sgonfiando, si era bucato in qualche maniera! Fortunatamente eravamo quasi arrivati, tiravamo questo canotto ormai sgonfissimo ma comunque in prossimità della spiaggia da dove eravamo partiti, quindi già con un sospiro di sollievo. Invece una serie di onde improvvise ci rovesciano il canotto, con pesci e batterie annessi! La frittata era fatta, ma dovevamo almeno riprendere le batterie, o chi lo sentiva il padre di Renzo il giorno dopo.. Le troviamo sul fondo, ma il problema era che soprattutto quella del trattore pesava in maniera esorbitante! Quindi a turno la trascinavamo sul fondo del mare in apnea andando indietro come i gamberi a causa delle pinne, e avanti certo non riuscivamo ad andare! Risultato: batterie recuperate, ma chiaramente una volta montate sui vari mezzi non funzionanti. Oltre al danno la beffa: grossa arrabbiatura del padre di Renzo, credo lui se la ricordi ancora!

La pagina Facebook di Renzo Mazzarri

Le tecniche di pesca

1

Tipi di fondale Dalle distese di sabbia alle pareti nel blu.

2

Pesca all'agguato ella schiuma con il dito sul grilletto.

3

Pesca all'aspetto Un'appasionante sfida tra uomo e pesce.

4

Pesca in caduta Una lenta discesa nell'abisso.

5

Pesca in tana Attenzione agli spacchi stretti e bui.

Palmares

1977 Vice Campione Italiano
1985 Campione Italiano a squadre
1986 Campione Euroafricano a squadre
1987 Campione del Mondo individuale e a squadre
1987 Vincitore della Coppa delle Città
1988 Campione Euroafricano individuale e a squadre
1989 Campione del Mondo individuale e a squadre
1990 Vincitore della Coppa delle Città
1992 Campione del Mondo individuale e a squadre
1993 vice Campione Euroafricano
2002 vincitore Coppa dei Campioni
2003 vincitore Coppa dei Campioni
2006 vincitore Coppa dei Campioni